LEVIBRETON KFT 3600: UNA FILOSOFIA PRODUTTIVA
Le linee di lucidatura per marmo Levibreton KFT 3600 rappresentano oggi la risposta più valida ed avanzata per le aziende che richiedono elevate produzioni associate a bassi costi di trasformazione e semplicità d’impiego.Breton sviluppò per prima le macchine per la lucidatura in continuo delle lastre di marmo, rivoluzionando il settore.
Automazione, produttività, semplicità d’uso e di manutenzione, bassi costi di esercizio sono concetti assolutamente familiari per la Breton, che ha saputo trasferirli con maestria nelle oramai famose e sperimentate Levibreton KFT 3600.
Le linee di lucidatura per marmo Levibreton KFT 3600 rappresentano oggi la risposta più valida ed avanzata per le aziende che richiedono elevate produzioni associate a bassi costi di trasformazione e semplicità d’impiego.Breton sviluppò per prima le macchine per la lucidatura in continuo delle lastre di marmo, rivoluzionando il settore.
Automazione, produttività, semplicità d’uso e di manutenzione, bassi costi di esercizio sono concetti assolutamente familiari per la Breton, che ha saputo trasferirli con maestria nelle oramai famose e sperimentate Levibreton KFT 3600.
GRUPPI LEVIGANTI-LUCIDANTI AD ALTA
ASPORTAZIONE
I gruppi leviganti-lucidanti hanno cassa in robusta fusione di ghisa per assicurare elevata rigidità e conseguente alta capacità di asportazione degli abrasivi, e dal punto di vista meccanico e tecnologico rappresentano un concentrato di affidabilità, sicurezza e semplicità di manutenzione.
Il sollevamento dei mandrini avviene a mezzo di una coppia di pistoni con stelo costantemente protetto.
I punti di ingrassaggio sono centralizzati sul fronte del mandrino per semplificare le operazioni di manutenzione ordinaria.
Il sistema di adduzione dell’acqua è posizionato sopra ai mandrini, con passaggio in asse nel mandrino, per evitare depositi ed accumuli di residui, ed un ingegnoso sistema devia l’acqua all’esterno del corpo mandrino in caso di sovralimentazione od otturazione.
I PIATTI SPECIALI BRETON
Ogni mandrino è dotato dello speciale piatto portabrasivi Breton ad alto rendimento, dal diametro di 550 mm, a 9 abrasivi, che assicura elevata capacità di asportazione e stabilità di lavoro per una lucidatura perfetta ed uniforme fino ai bordi del materiale.
Gli speciali piatti Breton sono dotati di un esclusivo sistema di ammortizzatori unidirezionali che assicurano la giusta elasticità e un’omogenea ed ottimale pressione di lavoro. Oltre ad una lucidatura impareggiabile ne deriva anche un minor consumo di abrasivi.
LA TRAVE
La trave è strutturata secondo uno speciale disegno a profilo rettangolare chiuso per contenere il peso e conferire elevata rigidità. Il complesso trave/mandrini risulta così molto dinamico e consente di ottenere curve di accelerazione/decelerazione ripide ed elevate velocità effettive di traslazione (fino a 70mt/min).
LA MOTORIZZAZIONE DELLA TRAVE
Lo spostamento alternativo della trave è comandato da due motoriduttori (uno per la KFT 3600/08) fissati alle estremità della stessa, sincronizzati meccanicamente e comandati da un brushless. La trasmissione del moto avviene a mezzo di sistema pignone/cremagliera. La velocità di lavoro della trave arriva a 70 m/min.
IL BANCALE
Il bancale costituisce la struttura portante della macchina, ed è realizzato come un monoblocco in acciaio elettrosaldato indeformabile.
La superficie sulla quale scorre il nastro trasportatore è in acciaio di grosso spessore fresato in una unica soluzione per assicurare la perfetta planarità.
I PONTI DI SCORRIMENTO DELLA TRAVEI gruppi leviganti-lucidanti hanno cassa in robusta fusione di ghisa per assicurare elevata rigidità e conseguente alta capacità di asportazione degli abrasivi, e dal punto di vista meccanico e tecnologico rappresentano un concentrato di affidabilità, sicurezza e semplicità di manutenzione.
Il sollevamento dei mandrini avviene a mezzo di una coppia di pistoni con stelo costantemente protetto.
I punti di ingrassaggio sono centralizzati sul fronte del mandrino per semplificare le operazioni di manutenzione ordinaria.
Il sistema di adduzione dell’acqua è posizionato sopra ai mandrini, con passaggio in asse nel mandrino, per evitare depositi ed accumuli di residui, ed un ingegnoso sistema devia l’acqua all’esterno del corpo mandrino in caso di sovralimentazione od otturazione.
I PIATTI SPECIALI BRETON
Ogni mandrino è dotato dello speciale piatto portabrasivi Breton ad alto rendimento, dal diametro di 550 mm, a 9 abrasivi, che assicura elevata capacità di asportazione e stabilità di lavoro per una lucidatura perfetta ed uniforme fino ai bordi del materiale.
Gli speciali piatti Breton sono dotati di un esclusivo sistema di ammortizzatori unidirezionali che assicurano la giusta elasticità e un’omogenea ed ottimale pressione di lavoro. Oltre ad una lucidatura impareggiabile ne deriva anche un minor consumo di abrasivi.
LA TRAVE
La trave è strutturata secondo uno speciale disegno a profilo rettangolare chiuso per contenere il peso e conferire elevata rigidità. Il complesso trave/mandrini risulta così molto dinamico e consente di ottenere curve di accelerazione/decelerazione ripide ed elevate velocità effettive di traslazione (fino a 70mt/min).
LA MOTORIZZAZIONE DELLA TRAVE
Lo spostamento alternativo della trave è comandato da due motoriduttori (uno per la KFT 3600/08) fissati alle estremità della stessa, sincronizzati meccanicamente e comandati da un brushless. La trasmissione del moto avviene a mezzo di sistema pignone/cremagliera. La velocità di lavoro della trave arriva a 70 m/min.
IL BANCALE
Il bancale costituisce la struttura portante della macchina, ed è realizzato come un monoblocco in acciaio elettrosaldato indeformabile.
La superficie sulla quale scorre il nastro trasportatore è in acciaio di grosso spessore fresato in una unica soluzione per assicurare la perfetta planarità.
La trave poggia su due spalle scorrevoli lungo robusti ponti in fusione di ghisa, nei quali sono alloggiate piste di scorrimento temprate e rettificate di grosso spessore con pattini a rulli di grosso diametro in bagno d’olio.
Gli scorrimenti sono protetti da carter a labirinto in acciaio inox.
Un lettore ottico rileva la forma delle lastre, con risoluzione di 10x10 mm, mentre un rilevatore sonar ne rileva lo spessore. Le due apparecchiature lavorano senza alcun contatto con il materiale.
Il sistema consente l’intervento automatico delle teste, garantisce l'autoadeguamento della corsa della trave portamandrini alla larghezza delle lastre lavorate, ed il posizionamento automatico delle barriere antispruzzo fonoassorbenti frontali in funzione dello spessore delle lastre lavorate.
IL CONTROLLO AUTOMATICO DEL CONSUMO DEGLI ABRASIVI
Il sistema, opzionale, collegato al PC di gestione ad al sensore sonar per il controllo dello spessore di ogni singola lastra, svolge le seguenti funzioni :
- controllo continuo automatico del consumo di abrasivo di ogni singola testa, con messaggi video e preallarme prima dell’esaurimento completo dell’utensile
- sollevamento minimo delle teste all’entrata/uscita dei piatti, e successiva discesa rapida, consentendo così migliore lucidatura dei bordi e maggiore velocità di lavoro. IL SISTEMA IDRICO
L’adduzione idrica alle teste avviene tramite una tubazione centrale comune in PVC, di grosso diametro, posta superiormente ai mandrini. L’adduzione dell’acqua dalla tubazione principale alle lastre passa verticalmente in asse all’interno dell’albero del mandrino.
Con questo sistema, quando la macchina viene fermata, tutta l’acqua all’interno delle tubazioni defluisce automaticamente per gravità evitando così ogni stagnazione con conseguente formazione di residui solidi all’interno dei condotti.
Un ingegnoso sistema devia l’acqua all’esterno del corpo mandrino in caso di sovralimentazione od otturazione per evitare così che l’acqua in eccesso possa andare a contatto con gli organi meccanici interni del corpo mandrino. L’IMPIANTO ELETTRICO/ELETTRONICO
L’impianto elettrico/elettronico è cablato con l’innovativa tecnica “bus di campo”. Si tratta di un semplice unico cavo che porta tutti i segnali dal PC alle varie centraline poste a bordo macchina, con trasmissione digitale dei segnali.
Con questo sistema avanzato la trasmissione dei segnali è sicura ed esente da interferenze, e l’individuazione di eventuali guasti è molto semplificata.
Il collegamento elettrico tra la parte fissa della macchina e la trave mobile è realizzato mediante un sistema a guaine parallele, garanzia di sicurezza e di lunga durata dei cavi.
Tutte le apparecchiature elettriche/elettroniche compreso il PC a bordo macchina sono di tipo commerciale, di primari produttori mondiali, così da agevolare l’assistenza tecnica e la reperibilità di ricambi praticamente ovunque nel mondo. LA PROGRAMMAZIONE
L’interfaccia operatore è semplice ed immediata, realizzata con un PC che opera in ambiente Windows, dotato di touch-screen.
Vengono gestite le principali funzioni di lavorazione, fra le quali :
- velocità nastro della macchina e sincronismo di tutta la linea compresi caricatori e rulliere di collegamento
- correzione dello slittamento all'indietro sul nastro antisdrucciolo di lastre incurvate mal segate, per la singola lastra o per il pacco lastre
- movimento trave (velocità, programmazione personalizzata delle rampe di accelerazione e decelerazione)
- controllo continuo automatico del consumo di abrasivo di ogni singola testa, con messaggi video e preallarme prima dell'esaurimento completo dell'utensile
- possibilità di "escludere" tutte, alcune o una sola lastra in lavoro, oppure anche solo parte di una lastra (testa, coda, angolo) in lavoro.
TELEDIAGNOSI
La Levibreton KFT 3600 è equipaggiata con software evoluto di assistenza per la connessione con Breton via internet facilitando così una diagnosi a distanza degli eventuali inconvenienti tecnici con conseguente riduzione dei tempi per la loro eliminazione.
LE STATISTICHE
Il PC consente inoltre di raccogliere ed organizzare un insieme di dati statistici sulla produzione e sui consumi, come ad esempio :
- statistiche di produzione su periodi parziali, o per commessa, per turno, progressive, totali (tempo macchina accesa, in lavoro, in allarme, metri quadrati lavorati…);
- statistiche di consumo utensili ( per singola testa, metri quadrati prodotti in un dato periodo con l'utensile in lavoro, metri quadrati prodotti con l’ultimo utensile sostituito…)
- diagnostica dello stato macchina, con descrizione a video degli allarmi intervenuti;
- programmazione della manutenzione con allarme in video alla scadenza degli intervalli di manutenzione preventiva;
- archivio immagini delle lastre lavorate (così come rilevate dal lettore ottico in entrata della macchina).
Sopra le protezioni frontali scorrevoli, in posizione comoda per l’operatore, sono posizionati in corrispondenza di ogni gruppo levigante-lucidante i manometri analogici con regolatore della pressione di lavoro, ed il selettore di ciclo del mandrino.
Su una spalla della macchina è posizionato il pannello comandi generale con video touch-screen.
LE PROTEZIONI
La lucidatrice per lastre di marmo Levibreton KFT 3600 è dotata di pannelli frontali di protezione antinfortunistica, fonoassorbenti scorrevoli lateralmente, realizzati con una struttura sandwich in ABS e poliuretano, robustissima ed inattaccabile da acqua e residui di lavorazione.
Protezioni paraspruzzi in gomma sono installate sulla trave davanti ai piatti a “livello” del materiale da lucidare.
Le LEVIBRETON KFT 3600 vengono proposte in più versioni, con 8, 14,15 e 17 mandrini, tutti dotati di motore da 11KW e piatti diam. 550 mm da 9 abrasivi per la massima capacità di asportazione.
La versione con 17 mandrini, appositamente studiata per le più elevate esigenze produttive, è dotata di un ponte intermedio dopo il 7° mandrino così da “suddividere” la sezione levigante dalla sezione lucidante. In questo modo la sezione levigante risulta molto più rigida e quindi molto più “aggressiva” e capace a richiesta di montare efficacemente mandrini calibratori nelle prime posizioni. Sotto al ponte intermedio è posizionato un gruppo di lavaggio ad alta portata per lavare la superficie delle lastre dai residui delle grane grosse di abrasivo prima che le lastre vengano lavorate dalle successive granite più sottili di lucidatura.
Questo è tutto per oggi.
Per ulteriori INFO riguardo la Levibreton KFT 3600 scrivete a mail@breton.it
By-by
Sergio Prior
I semi di girasole pianta Rahman dell'Egitto Voglio sapere quali tipi di macchine lucidatrici produce specifiche, prezzo e modalità di pagamento
RispondiEliminaI semi di girasole pianta Rahman dell'Egitto Voglio sapere quali tipi di macchine lucidatrici produce specifiche, prezzo e modalità di pagamento
RispondiEliminaBuonasera Mr. SAYED,
RispondiEliminase ci scrive a mail@breton.it, le spediremo specifiche, dettagli e prezzi delle nostre lucidatrici per lastre.
Cordiali saluti,
Sergio Prior
Marketing Manager
Breton spa
mail@breton.it