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Visualizzazione post con etichetta breton macchine lavorazione pietra. Mostra tutti i post
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martedì 8 settembre 2015

Ben 10 macchine allo stand Breton in fiera MARMOMACC a Verona

Ciao a tutti,
Tra 20 giorni inizierà l'evento da tutti atteso!
Dal 30 settembre al 3 ottobre ci sarà in fiera a Verona il 50°Marmomacc 2015, la più importante manifestazione mondiale del settore lapideo. 

E' giunta l'ora di scoprire quali saranno le 10 macchine per lavorare il marmo e il granito che Breton esporrà nei propri stand.

Venite a trovarci per vedere da vicino:

1 -
la NUOVA FUEGO MULTIAXIS 
la modellatrice/sagomatrice a 10 assi.

2 - la NUOVA SMARTCUT DUO 
un centro di taglio con 2 travi e 2 mandrini.

3 - la NUOVA CONTOURFIVE NC 1200 
il centro di lavoro a 5 assi.

4 - la NUOVA PARAGON 2100
la multifilo perfetta in una nuova versione.

5 - la NUOVA XATURN 
la lucidatrice che percorre nuove strade nella lucidatura dell'Engineered Stone.

6 - la WORTHY 
la fresa a ponte che dice addio alle fondazioni.

7 - la CONTOURBRETON NC 300 
la macchina ideale per i piani cucina.

8 - la COMBICUT DJ/NC 550 

2 macchine in 1: disco+Waterjet.

9 - la WATERJET CLASSICA

la tagliatrice Waterjet a 5 assi. 

10 - la COMET Bellani for Breton
la lucidacoste Bellani per coste rettilinee.

Non mancherà l'area dove poter testare i nuovi software per comandare le nostre macchine, come l'innovativo Breton Multi Touch, e una zona tutta riservata alla pietra composita Breton, con le innovative lastre Bretonstone Cement®, e le nuove varietà di lastre Bretonstone®.

Vi aspettiamo numerosi già da mercoledì 30 settembre al:
Pad. 4 - stand B6/C8  
e al  
Pad. 5 - stand C5.
E' tutto per oggi, grazie per l'attenzione.
A presto.
Bye-bye
Sergio Prior

mercoledì 11 dicembre 2013

Franken-Schotter ha inaugurato un nuovo impianto

Il 12 ottobre Franken-Schotter ha inaugurato con una grande festa l’avviamento della nuova fabbrica a Petersbuch. Oltre ai 340 collaboratori con le loro famiglie, la direzione ed i soci hanno dato il benvenuto anche a molti ospiti illustri, tra di loro Joachim Güter, il presidente dell’associazione tedesca pietra naturale. Nel suo discorso ha enfatizzato le proprietà di sostenibilità ed economicità della pietra naturale.


Creare nuovi posti di lavoro
Il presidente della regione Anton Knapp ed il sindaco Martin Heiß ringraziarono
Franken-Schotter per il legame con la propria regione e la creazione di finora 15 posti di lavoro – degli altri ne verranno creati. Knapp si congratula dicendo che è impressionante con quale coraggio e lungimiranza la direzione ha agito e creato la più grande azienda europea per la lavorazione della pietra. Tutte le macchine per la lavorazione della pietra sono state fornite dalla ditta Breton che era rappresentata dall'Ing. Luca Toncelli.

Linea di resinatura lunga 100 metri
L’azienda ha investito finora 9 milioni di Euro nel nuovo capannone, altri 5 vengono stimati per la seconda tranche del progetto nonché per la costruzione di uffici ed edifici per il personale. Il cuore dei nuovi impianti a Petersbuch è una linea per la resinatura di superfici di lastre di pietra naturale lunga 100 metri. “Ai nostri clienti forniamo quindi pietra calcarea lasciata al naturale per il 99,98%  e che quindi, giustamente, si chiama pietra naturale”, dice l’amministratore delegato Hans-Jochen Zech
Economico ed ecologico  
Nella progettazione dello stabilimento è stata data grande importanza all’aspetto di evadere gli ordinativi sia economicamente che ecologicamente.

Nella progettazione dello stabilimento è stata data grande importanza all’aspetto di evadere gli ordinativi sia economicamente che ecologicamente. L’acqua piovana, per esempio, viene raccolta in cisterne sotterranee, le linee di produzione e di alimentazione hanno motori elettrici ed azionamenti della classe energetica più elevata. Grazie a nuove tecnologie si sfrutta meglio il materiale e, a parità di quantità di materiale da vendere,  si risparmia ben 20% dei blocchi grezzi estratti delle proprie cave.
Franken-Schotter estrae arenaria e dolomite di Dietfurt e arenaria Jura. 

Dimostrazioni dal vivo delle macchine
Dopo la parte ufficiale della festa sono state messe in moto le macchine ed i visitatori hanno potuto farsi un’idea della tecnica impressionante e delle possibilità che ci sono di lavorare la pietra con tecniche moderne. 
(articolo estratto e tradotto dalla rivista Natursteinonline.de)
E' tutto per oggi.
A presto.
By-by
Sergio Prior

giovedì 24 ottobre 2013

Ortobreton 4EG-SFO sistema di taglio multidisco blocchi di granito con estrazione filagne indipendente

Ortobreton 4EG - tagliablocchi a 4 colonne 

Macchina a portale
Il posizionamento dei dischi sull’area di lavoro avviene con lo spostamento della piattaforma porta blocco.


Struttura superframe
Due colonne da ogni lato della trave portamandrino per assicurare una rigidezza superiore.

Utilizzando la migliore geometria le vibrazioni vengono minimizzate
La tagliablocchi a portale rappresenta la soluzione ideale per limitare le vibrazioni. Ogni disco lavora in condizioni ideali e la precisione di taglio è ottimale.
Le tagliablocchi 4EG esaltano lo schema del portale, mediante due colonne affiancate su ogni lato della macchina.
La struttura a portale delle tagliablocchi 4EG consente di incorporare facilmente nella solida struttura della macchina il disco orizzontale che stacca le filagne mentre lavorano i dischi verticali.
Struttura SUPERFRAME
Le tagliablocchi 4EG  appresentano un vero punto di riferimento in quanto a rigidità e stabilità del sistema di taglio.
La struttura superframe assicura la solidità necessaria ad un pacco dischi con più di un metro di larghezza.
Ciascuna estremità della trave portamandrino è vincolata a rigidamente a due colonne.
La struttura contrasta la torsione della trave porta mandrino anche quando le spinte hanno una componente trasversale.
Il movimento verticale della trave viene effettuato da un motoriduttore che trasmette il moto ai quattro rinvii angolari collegati alle quattro viti, in modo da assicurare un preciso posizionamento.
Così la precisione di taglio è molto elevata anche in condizioni critiche, come per esempio quando solo una parte del pacco dischi lavora.


Gruppo per il taglio orizzontale integrato

Nelle tagliablocchi Ortobreton 4EG SFO il gruppo di taglio orizzontale è collegato alla struttura principale della tagliablocchi, ma indipendente dai dischi verticali, ed è in grado di staccare le filagne mentre i dischi verticali tagliano la successiva serie di filagne.

In questo modo la macchina è sempre in lavoro attivo, assicurando così una produttività superiore nel taglio delle filagne .
Il gruppo disco orizzontale scorre sulle due colonne frontali ed è quindi caratterizzato da movimenti molto precisi.
Il disco orizzontale opera in sincronismo con lo scaricatore automatico a ventose che si porta in posizione di prelievo della filagna prima che il distacco della filagna sia completato in modo da sostenerla.
La struttura aerea dello scaricatore limita l’ingombro a terra al minimo e permette cicli molto rapidi, sempre molto inferiori al tempo necessario per staccare la filagna.

Una macchina studiata per minimizzare i costi di esercizio

I costi di esercizio di una tagliablocchi sono in grandissima parte dovuti al costo degli utensili diamantati. La spesa annuale in utensili può essere pari a quanto investito nella macchina.

L’usura degli utensili diamantati dipende oltre che dalla rigidità della struttura macchina anche da come viene eseguito il movimento del carro che porta il mandrino. 
Nella tagliablocchi 4EG il carro che porta il mandrino è mosso da un motore asincrono controllato da inverter che agisce su due pignoni che ingranano su due cremagliere parallele.
La rotazione dei dischi avviene grazie all’albero mandrino equilibrato dinamicamente di dimensioni generose. 
Nella tagliablocchi per granito 4EG 1100 SFO il diametro è di 210 mm il quale possiede un momento d’inerzia che è quasi il quadruplo rispetto per esempio ad un albero diametro 150 mm. Grazie a questo notevole momento di inerzia la flessione dell’albero mandrino è minima anche nelle gravose condizioni di lavoro con 60 dischi applicati.

Il gruppo di avanzamento della piattaforma nell’area di lavoro
 
Un robusto carter in acciaio protegge la vite in bagno d’olio che trascina la piattaforma nell’area di lavoro.
Una tenuta a labirinto impedisce all’acqua di venire a contatto con la vite che viene mossa da un motore azionato da inverter.
La piattaforma raggiunge la sua posizione di lavoro con grande precisione scorrendo su di un binario piano ed uno prismatico.

Sistema di gestione con Personal computer in ambiente Windows
La programmazione del lavoro della tagliablocchi richiede grande attenzione.
Per favorire la concentrazione dell’operatore, la gestione della macchina è affidata ad un personal computer sul quale un software molto intuitivo facilita tutte le operazioni.

I dati relativi alle dimensioni del blocco sono facilmente acquisibili posizionando gli assi di lavoro della macchina con l’ausilio della pulsantiera palmare.
Il personal computer può essere collegato al servizio di teleassistenza Breton, che può rapidamente acquisire le informazioni sullo stato della macchina per eseguire una rapida diagnosi ed eventualmente procedere direttamente ad un intervento software.



Sono possibili innumerevoli statistiche circa il tempo di lavoro, la durata degli utensili…Il programma si occupa anche di avvisare l’operatore quando è necessario eseguire un intervento di manutenzione programmata.


Qui potete trovare i dati tecnici dei vari modelli della tagliablocchi 4EG.

Con questo ho finito per oggi. Spero di non avervi annoiato.
Per richiedere una offerta o altre info cliccate qui.
A presto.
By-by
Sergio Prior

giovedì 3 ottobre 2013

Impianto di resinatura Breton ad alta produttività

SIRMERSAN Marble Industry Inc. - Cinnah Cad. 46/3 Cankaya - Ankara – Turkey - produce ed esporta blocchi, lastre e mattonelle in marmo di qualità fin dal 1991 e è diventato uno dei più grossi produttori di travertino con 3 cave e 2 siti di produzione.
Dal 2002 commercializza con il marchio White Pearl un prestigioso marmo beige estratto dalla cava in Yesilova.
L’azienda SIRMERSAN ha la sede a Denizli, cuore turco dell’estrazione del marmo.
 
A Settembre 2013 entrerà in produzione una linea automatica Breton di taglio lastre di marmo e/o travertino con scanner in entrata per la lettura della superficie lastra e software di ottimizzazione taglio, anche di lastre aventi anche superfici discontinue caratterizzate da difetti all’interno.
La linea produrrà con la massima efficienza e precisione mattonelle, strisce e pannelli delle dimensioni desiderate.

A Febbraio 2014 entrerà in produzione anche il nuovo impianto Breton di resinatura lastre con la più alta capacità produttiva mai installato al mondo, capace di processare ogni 55 secondi una lastra retinata e resinata su entrambi i lati.
Un mega impianto completamente automatico comprendente 6 forni da 40 piani, camera del vuoto e due stazioni di mixaggio e spruzzatura resina.
Queste le particolarità dell’impianto di resinatura Breton :
1. Carico delle lastre direttamente dal carro proveniente dalla segagione, con possibilità di gestione “a macchia aperta”.
2. Doppi forni di asciugatura e di catalisi per garantire un tempo ciclo di 55sec/lastra, retinata su una faccia e resinata sulla faccia vista.
3. Resinatura e retinatura in automatico.
4. Un software di gestione user-friendly su touchscreen a colori
5. Ridotta area di occupazione dell’impianto : circa 700mq.
E' tutto per oggi.
A presto
By-by
Sergio Prior

giovedì 19 settembre 2013

Cosa espone Breton alla 48 MARMOMACC di Verona

Buongiorno a tutti,
ormai ci siamo! Tra 8 giorni inizia la fiera MARMOMACC a Verona, la più grande esposizione al mondo di Marmo, Design e Tecnologie.
Anche quest'anno Breton esporrà nuove macchine nel settore Pietra Naturale e Laboratorio:
- La multifilo GOLDBRETON 2000/6/V70, macchina a filo diamantato per la segagione dei blocchi di granito e marmo. Una gamma completa di macchine Breton disponibili in vari modelli per soddisfare ogni esigenza produttiva.  
Goldbreton 2000

- La famosissima lucidatrice per lastre di granito Levibreton KG4000 PLUS 
Levibreton KG 4000 PLUS
e la BESTWIRE, macchina monofilo per la squadratura dei blocchi.
Bestwire


- La nuova CONTOURBRETON NC300 K26, disponibile con corse utili di lavoro in “X” di 3.800mm, in “Y” di 2.300mm e in "Z" di 300mm. 
Contourbreton NC300 K26
- La SHAPEMILL NCF 1600, centro di sagomatura, contornatura, taglio e tornitura a controllo numerico a cinque assi interpolati. Grazie alla sua corsa verticale di 1.600mm è la macchina ideale per l’architettura, l’arte funeraria e le lavorazioni che richiedono scavi profondi.

Shapemill NCF 1600
- La SMART-CUT S/NC550 OPTIMA è una centro di taglio e sagomatura a controllo numerico a cinque assi interpolati, dotata di una speciale testa di taglio con sistema di ventose integrato per l’ottimizzazione del taglio lastra con movimentazione dei pezzi sul banco di lavoro fisso. 
Smart-Cut S/NC 550 Optima

- Il nuovissimo centro di taglio CNC Breton COMBICUT DJ/NC, dotato di mandrino per disco diamantato e di testa Waterjet, a 4 o 5 assi.
Combicut DJ/NC

- La Waterjet CLASSICA - Tagliatrice a getto d’acqua a 5 assi.
Classica 5 axes

Vi aspettiamo numerosi già da mercoledì 25 settembre al Pad. 4 - stand B6/C7 e al Pad. 5 - stand C5.
A presto.
By-by
Sergio Prior

giovedì 27 giugno 2013

venerdì 3 maggio 2013

Levibreton KFT 3600 - Linea per la lucidatura delle lastre di marmo

LEVIBRETON KFT 3600: UNA FILOSOFIA PRODUTTIVA
Le linee di lucidatura per marmo Levibreton KFT 3600 rappresentano oggi la risposta più valida ed avanzata per le aziende che richiedono elevate produzioni associate a bassi costi di trasformazione e semplicità d’impiego.
Breton sviluppò per prima le macchine per la lucidatura in continuo delle lastre di marmo, rivoluzionando il settore.
Automazione, produttività, semplicità d’uso e di manutenzione, bassi costi di esercizio sono concetti assolutamente familiari per la
Breton, che ha saputo trasferirli con maestria nelle oramai famose  e sperimentate Levibreton KFT 3600. 
GRUPPI LEVIGANTI-LUCIDANTI AD ALTA ASPORTAZIONE
I gruppi leviganti-lucidanti hanno cassa in robusta fusione di ghisa per assicurare elevata rigidità e conseguente alta capacità di asportazione degli abrasivi, e dal punto di vista meccanico e tecnologico rappresentano un concentrato di affidabilità, sicurezza e semplicità di manutenzione.
Il sollevamento dei mandrini avviene a mezzo di una coppia di pistoni con stelo costantemente protetto.
I punti di ingrassaggio sono centralizzati sul fronte del mandrino per semplificare le operazioni di manutenzione ordinaria.
Il sistema di adduzione dell’acqua è posizionato sopra ai mandrini, con passaggio in asse nel mandrino, per evitare depositi ed accumuli di residui, ed un ingegnoso sistema devia l’acqua all’esterno del corpo mandrino in caso di sovralimentazione od otturazione.

I PIATTI SPECIALI BRETON
Ogni mandrino è dotato dello speciale piatto portabrasivi Breton ad alto rendimento, dal diametro di 550 mm, a 9 abrasivi, che assicura elevata capacità di asportazione e stabilità di lavoro per una lucidatura perfetta ed uniforme fino ai bordi del materiale.
Gli speciali piatti
Breton sono dotati di un esclusivo sistema di ammortizzatori unidirezionali che assicurano la giusta elasticità e un’omogenea ed ottimale pressione di lavoro. Oltre ad una lucidatura impareggiabile ne deriva anche un minor consumo di abrasivi.
LA TRAVE
La trave è strutturata secondo uno speciale disegno a profilo rettangolare chiuso per contenere il peso e conferire elevata rigidità. Il complesso trave/mandrini risulta così molto dinamico e consente di ottenere curve di accelerazione/decelerazione ripide ed elevate velocità effettive di traslazione (fino a 70mt/min).
 
LA MOTORIZZAZIONE DELLA TRAVE
Lo spostamento alternativo della trave è comandato da due motoriduttori (uno per la KFT 3600/08) fissati alle estremità della stessa, sincronizzati meccanicamente e comandati da un brushless. La trasmissione del moto avviene a mezzo di sistema pignone/cremagliera. La velocità di lavoro della trave arriva a 70 m/min
.

IL BANCALE
Il bancale costituisce la struttura portante della macchina, ed è realizzato come un monoblocco in acciaio elettrosaldato indeformabile.
La superficie sulla quale scorre il nastro trasportatore è in acciaio di grosso spessore fresato in una unica soluzione per assicurare la perfetta planarità.

I PONTI DI SCORRIMENTO DELLA TRAVE
La trave poggia su due spalle scorrevoli lungo robusti ponti in fusione di ghisa, nei quali sono alloggiate piste di scorrimento temprate e rettificate di grosso spessore con pattini a rulli di grosso diametro in bagno d’olio.
Gli scorrimenti sono protetti da carter a labirinto in acciaio inox. 

LA RILEVAZIONE DEL PROFILO E DELLO SPESSORE DELLE LASTRE
Un lettore ottico rileva la forma delle lastre, con risoluzione di 10x10 mm, mentre un rilevatore sonar ne rileva lo spessore. Le due apparecchiature lavorano senza alcun contatto con il materiale.
Il sistema consente l’intervento automatico delle teste, garantisce l'autoadeguamento della corsa della trave portamandrini alla larghezza delle lastre lavorate, ed il posizionamento automatico delle barriere antispruzzo fonoassorbenti frontali in funzione dello spessore delle lastre lavorate.

IL CONTROLLO AUTOMATICO DEL CONSUMO DEGLI ABRASIVI
Il sistema, opzionale, collegato al PC di gestione ad al sensore sonar per il controllo dello spessore di ogni singola lastra, svolge le seguenti funzioni :
- controllo continuo automatico del consumo di abrasivo di ogni singola testa, con messaggi video e preallarme prima dell’esaurimento completo dell’utensile
- sollevamento minimo delle teste all’entrata/uscita dei piatti, e successiva discesa rapida, consentendo così migliore lucidatura dei bordi e maggiore velocità di lavoro.
IL SISTEMA IDRICO
L’adduzione idrica alle teste avviene tramite una tubazione centrale comune in PVC, di grosso diametro, posta superiormente ai mandrini. L’adduzione dell’acqua dalla tubazione principale alle lastre passa verticalmente in asse all’interno dell’albero del mandrino.
Con questo sistema, quando la macchina viene fermata, tutta l’acqua all’interno delle tubazioni defluisce automaticamente per gravità evitando così ogni stagnazione con conseguente formazione di residui solidi all’interno dei condotti.
Un ingegnoso sistema devia l’acqua all’esterno del corpo mandrino in caso di sovralimentazione od otturazione per evitare così che l’acqua in eccesso possa andare a contatto con gli organi meccanici interni del corpo mandrino.
L’IMPIANTO ELETTRICO/ELETTRONICO
L’impianto elettrico/elettronico è cablato con l’innovativa tecnica “bus di campo”. Si tratta di un semplice unico cavo che porta tutti i segnali dal PC alle varie centraline poste a bordo macchina, con trasmissione digitale dei segnali.
Con questo sistema avanzato la trasmissione dei segnali è sicura ed esente da interferenze, e l’individuazione di eventuali guasti è molto semplificata.
Il collegamento elettrico tra la parte fissa della macchina e la trave mobile è realizzato mediante un sistema a guaine parallele, garanzia di sicurezza e di lunga durata dei cavi.
Tutte le apparecchiature elettriche/elettroniche compreso il PC a bordo macchina sono di tipo commerciale, di primari produttori mondiali, così da agevolare l’assistenza tecnica e la reperibilità di ricambi praticamente ovunque nel mondo.
LA PROGRAMMAZIONE
L’interfaccia operatore è semplice ed immediata, realizzata con un PC che opera in ambiente Windows, dotato di touch-screen.
Vengono gestite le principali funzioni di lavorazione, fra le quali :
- velocità nastro della macchina e sincronismo di tutta la linea compresi caricatori e rulliere di collegamento
- correzione dello slittamento all'indietro sul nastro antisdrucciolo di lastre incurvate mal segate, per la singola lastra o per il pacco lastre
- movimento trave (velocità, programmazione personalizzata delle rampe di accelerazione e decelerazione)
- controllo continuo automatico del consumo di abrasivo di ogni singola testa, con messaggi video e preallarme prima dell'esaurimento completo dell'utensile
- possibilità di "escludere" tutte, alcune o una sola lastra in lavoro, oppure anche solo parte di una lastra (testa, coda, angolo) in lavoro.

TELEDIAGNOSI
La Levibreton KFT 3600 è equipaggiata con software evoluto di assistenza per la connessione con Breton via internet facilitando così una diagnosi a distanza degli eventuali inconvenienti tecnici con conseguente riduzione dei tempi per la loro eliminazione.

LE STATISTICHE
Il PC consente inoltre di raccogliere ed organizzare un insieme di dati statistici sulla produzione e sui consumi, come ad esempio :
- statistiche di produzione su periodi parziali, o per commessa, per turno, progressive, totali (tempo macchina accesa, in lavoro, in allarme, metri quadrati lavorati…);
- statistiche di consumo utensili ( per singola testa, metri quadrati prodotti in un dato periodo con l'utensile in lavoro, metri quadrati prodotti con l’ultimo utensile sostituito…)
- diagnostica dello stato macchina, con descrizione a video degli allarmi intervenuti;
- programmazione della manutenzione con allarme in video alla scadenza degli intervalli di manutenzione preventiva;
- archivio immagini delle lastre lavorate (così come rilevate dal lettore ottico in entrata della macchina).



COMANDI E DISPLAY
Sopra le protezioni frontali scorrevoli, in posizione comoda per l’operatore, sono posizionati in corrispondenza di ogni gruppo levigante-lucidante i manometri analogici con regolatore della pressione di lavoro, ed il selettore di ciclo del mandrino.
Su una spalla della macchina è posizionato il pannello comandi generale con video touch-screen.

LE PROTEZIONI
La lucidatrice per lastre di marmo Levibreton KFT 3600 è dotata di pannelli frontali di protezione antinfortunistica, fonoassorbenti scorrevoli lateralmente, realizzati con una struttura sandwich in ABS e poliuretano, robustissima ed inattaccabile da acqua e residui di lavorazione.
Protezioni paraspruzzi in gomma sono installate sulla trave davanti ai piatti a “livello” del materiale da lucidare.

Le LEVIBRETON KFT 3600 vengono proposte in più versioni, con 8, 14,15 e 17 mandrini, tutti dotati di motore da 11KW e piatti diam. 550 mm da 9 abrasivi per la massima capacità di asportazione. 
La versione con 17 mandrini, appositamente studiata per le più elevate esigenze produttive, è dotata di un ponte intermedio dopo il 7° mandrino così da “suddividere” la sezione levigante dalla sezione lucidante. In questo modo la sezione levigante risulta molto più rigida e quindi molto più “aggressiva” e capace a richiesta di montare efficacemente mandrini calibratori nelle prime posizioni. Sotto al ponte intermedio è posizionato un gruppo di lavaggio ad alta portata per lavare la superficie delle lastre dai residui delle grane grosse di abrasivo prima che le lastre vengano lavorate dalle successive granite più sottili di lucidatura.
Questo è tutto per oggi.
Per ulteriori INFO riguardo la Levibreton KFT 3600 scrivete a mail@breton.it
By-by
Sergio Prior