Levibreton KFG 3600 è stato un
progetto di assoluto successo industriale, sia per la Breton che l’ha prodotta,
che per i clienti che l’hanno acquistata.
La NUOVA
lucidatrice lastre marmo Levibreton KFG 3600, che coniuga idee innovative con soluzioni già sperimentate, è
l’evoluzione della famosa KFG 3000, testata in molteplici esemplari in ogni
parte del mondo dove si lavora il marmo.
LEVIBRETON
KFG 3600: Una filosofia produttiva
Le linee di
lucidatura per marmo Levibreton KFG 3600 rappresentano
oggi la risposta più valida ed avanzata per le aziende che richiedono altissime
produzioni associate a bassi costi di trasformazione.
Breton sviluppò per prima
le macchine per la lucidatura in continuo delle lastre di marmo, rivoluzionando
il settore, ed oggi grazie alla sua
ineguagliabile e pluriennale esperienza, concetti quali automazione,
produttività, semplicità d’uso e di manutenzione, bassi costi di esercizio sono
assolutamente famigliari per la Breton, che ha saputo trasferirli con maestria
nella superlativa Levibreton KFG 3600.
LEVIBRETON
KFG
UN SUCCESSO
MONDIALE CHE DURA DA 30 ANNI
I
gruppi leviganti lucidanti
In lega di alluminio sono
frutto di un nuovo
disegno che ha consentito di contenere il peso e di aumentare la rigidità.
Il sistema di salita/discesa è perfettamente equilibrato, realizzato con una coppia di pistoni con steli interni protetti.
I piatti porta abrasivi si sollevano e
si abbassano in
frazioni di secondo, con sollevamento sempre minimo rispetto la superficie
della lastra, consentendo così di lucidarne
meglio i bordi e una maggiore
velocità di lavoro.
I manometri analogici che visualizzano
la pressione dei singoli piatti
porta abrasivi, e i
regolatori manuali della pressione sono
posizionati in corrispondenza ad ogni
mandrino sul fronte macchina, sopra le
porte scorrevoli.
I piatti speciali Breton
Ogni mandrino della lucidatrice è dotato
dello speciale piatto por abrasivi Breton ad alto rendimento, dal diametro di
550 mm, a 9 abrasivi, che assicura elevata capacità di asportazione e stabilità
di lavoro per una lucidatura perfetta ed uniforme fino ai bordi del materiale.
Gli speciali piatti Breton sono dotati di un esclusivo sistema di ammortizzatori unidirezionali che
assicurano la giusta elasticità e un’omogenea ed ottimale pressione di lavoro.
Oltre ad una lucidatura impareggiabile ne deriva anche un minor consumo di
abrasivi.
La trave
La trave in acciaio
elettrosaldato ha uno speciale disegno a profilo rettangolare chiuso per
contenere il peso e conferire elevata rigidità. Il complesso trave/mandrini risulta
così più leggero e molto più dinamico e consente di ottenere rampe di
accelerazione/decelerazione rapide, ed una velocità di traslazione fino a 70 m/min.
La
motorizzazione della trave
La trave è azionata
da due motori Brushless fissati alle estremità della stessa, sincronizzati
meccanicamente
per assicurare
un’alta dinamica di movimento senza stressare gli organi meccanici. La trasmissione
del moto avviene a mezzo di pignone/cremagliera, il sistema più efficiente,
semplice ed affidabile.
La velocità di lavoro della trave arriva a 70m/min.
Nelle
fasi di rallentamento della traslazione della trave, grazie all’impiego di
“azionamenti a recupero di energia”, si genera un riversamento in rete
dell’energia, con conseguente risparmio energetico.
La
struttura portante ed il bancale
La struttura
portante della lucidatrice Levibreton KFG 3600 è realizzata come un monoblocco in acciaio elettrosaldato
indeformabile, dotato di 12 robuste gambe di appoggio. La superficie sulla
quale scorre il nastro trasportatore è in acciaio di grosso spessore fresato in
una unica soluzione per assicurare la perfetta planarità.
Il nastro
trasportatore è azionato da motore Brushless per assicurare il miglior
controllo della velocità di avanzamento.
I ponti di
scorrimento della trave
La trave è fissata
a due spalle scorrevoli lungo robusti ponti in fusione di ghisa, nei quali sono
alloggiate piste di scorrimento temprate e rettificate di grosso spessore con
pattini a rulli di grosso diametro in bagno d’olio, e micro pignone
antimigrazione. Gli scorrimenti sono protetti da carter a labirinto in acciaio
inox.
La
rilevazione del profilo e dello spessore delle lastre
Un
lettore a barriera fotoelettrica rileva la forma delle lastre, con risoluzione
di 10x10 mm, e un rilevatore sonar ne rileva lo spessore. Il sistema consente
di rilevare senza fallo anche lastre con superficie lucida (come lastre già lucidate
o resinate). Il sistema garantisce l’intervento automatico delle teste, l’autoadeguamento
della corsa della trave alla larghezza delle lastre, ed il posizionamento
automatico delle barriere antispruzzo / fonoassorbenti frontali in funzione
dello spessore delle lastre.
Il
sistema idraulico
L’adduzione
dell’acqua dalla tubazione principale alle lastre passa verticalmente in asse
all’interno dell’albero del
mandrino. Con questo sistema, quando la macchina viene fermata, tutta l’acqua
all’interno delle tubazioni defluisce automaticamente per gravità evitando così
ogni stagnazione con conseguente formazione di residui solidi all’interno dei
condotti.
Il
controllo automatico del consumo degli abrasivi
Il sistema esegue
il controllo continuo del consumo di abrasivo di ogni singola testa, e invia messaggi
video e di preallarme prima dell’esaurimento completo dell’utensile. Garantisce
inoltre il sollevamento minimo dei piatti porta abrasivi all’entrata/uscita
delle lastre, e la successiva loro rapida discesa, consentendo così una
migliore lucidatura dei bordi e una maggiore velocità di lavoro. L’adduzione
idrica ai piatti porta abrasivi avviene tramite una tubazione
centrale comune in PVC, di grosso diametro, posta superiormente ai mandrini.
L’impianto
elettrico/elettronico
L’impianto elettrico/elettronico
è cablato con la tecnica “bus di campo” che attraverso un unico cavo porta tutti i segnali dal
PC alle varie centraline poste a bordo macchina, con trasmissione digitale dei
segnali.
La trasmissione dei
segnali è sicura e l’individuazione di eventuali guasti è molto semplificata.
Il collegamento
elettrico tra la parte fissa della macchina e la trave mobile è realizzato
mediante un sistema a guaine parallele, garanzia di sicurezza e di lunga durata
dei cavi.
Tutte le
apparecchiature elettriche/elettroniche compreso il PC a bordo macchina sono di
tipo commerciale, di primari
produttori mondiali, così da agevolare l’assistenza tecnica e la reperibilità
di i ricambi praticamente ovunque nel mondo.
La
lubrificazione automatica centralizzata
Un
sistema centralizzato composto da un serbatoio per il grasso, pompa a comando
elettrico, distributori progressivi e tubazioni flessibili ad alta pressione provvede
alla lubrificazione automatica dei mandrini e dei punti rilevanti delle parti
in movimento della macchina. I distributori master sono dotati di indicatori di
sovrappressione per una facile individuazione di eventuali intasamenti.
La pulizia
delle lastre
Sulla lucidatrice una barriera in
gomma in uscita provvede a rimuovere l’acqua dalla superficie delle lastre. Un
mandrino solidale alla trave a comando pneumatico, dotato di spazzola, provvede
alla pulizia delle lastre dopo la lucidatura intervenendo automaticamente al
passaggio di ogni lastra.
Le
protezioni, ergonomia e ogni parametro sotto controllo
In posizione alta
ergonomica e sicura, lontano dall’acqua e dall’umidità, in corrispondenza di
ogni singolo mandrino, trova posizione un pannello con visualizzatore analogico
della pressione, regolatore manuale della pressione e selettore di
sollevamento/abbassamento del piatto porta abrasivi. Completa
il pannello il selettore di sollevamento/ abbassamento del piatto
porta abrasivi. Pannelli frontali di protezione antinfortunistica scorrevoli
lateralmente, fonoassorbenti, realizzati con una struttura sandwich in ABS e poliuretano,
robustissima ed inattaccabile da acqua e residui delle lavorazioni. Protezioni
paraspruzzi fonoassorbenti con struttura sandwich in acciaio inox sono installate
sulla trave davanti ai piatti porta abrasivi a “livello” della lastra, ed hanno
posizionamento verticale motorizzato automatico per adattarsi allo spessore
delle lastre e aprirsi per il cambio abrasivo.
La gestione
e programmazione
Dotata di video
touch-screen a colori e software di lavorazione evoluto e user friendly, consente
di gestire
le principali
funzioni di lavorazione, fra le quali:
• possibilità di
memorizzare (e richiamare) diversi programmi di lavoro per i vari tipi di
materiale;
• velocità nastro e
sincronismo di tutta la linea compresi caricatori e rulliere di collegamento;
• movimento trave
(velocità, programmazione personalizzata delle rampe di accelerazione e
decelerazione);
• pressione di
lavoro dei singoli piatti porta abrasivi;
• interpolazione
della pressione di lavoro dei singoli piatti porta abrasivi con la
posizione puntuale della trave grazie alle valvole proporzionali di serie;
• correzione dello
slittamento all’indietro sul nastro antisdrucciolo di lastre incurvate mal
segate, per la singola lastra o per il pacco lastre;
• controllo
continuo automatico del consumo di abrasivo di ogni singolo piatto porta
abrasivi,
con messaggi video e preallarme prima dell’esaurimento completo dell’utensile;
• possibilità di
“escludere” tutte, alcune o una sola lastra in lavoro, oppure anche solo parte
di una lastra (testa, coda, angolo) in lavoro.
La Levibreton KFG
3600 è equipaggiata con software evoluto di assistenza per la
connessione con Breton via internet facilitando così una diagnosi a distanza
degli eventuali inconvenienti tecnici
con conseguente riduzione dei tempi per la loro eliminazione.
Le
statistiche
Il PC consente
inoltre di raccogliere ed organizzare un insieme di dati statistici sulla
produzione e sui consumi, come ad esempio:
• statistiche di
produzione su periodi parziali, o per commessa, per turno, progressive, totali
(tempo
macchina accesa, in
lavoro, in allarme, metri quadrati lavorati…);
• statistiche di
consumo utensili ( per singolo piatto porta abrasivi, metri
quadrati prodotti in un dato periodo con l’utensile in lavoro, metri quadrati prodotti con
l’ultimo utensile sostituito…);
• diagnostica dello
stato macchina, con descrizione a video degli allarmi intervenuti;
• programmazione
della manutenzione con allarme in video alla scadenza degli intervalli di
manutenzione
preventiva;
• archivio delle
lastre lavorate (così come rilevate dal lettore ottico in entrata della
macchina).
Per ulteriori INFO riguardo la lucidatrice per lastre di marmo Levibreton KFG 3600 scrivete a mail@breton.it.
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Sergio Prior